Genere: Commedia
Regia: Dino Risi, Franco Rossi, Luigi Filippo
D’Amico
Anno: 1965
Guglielmo il dentone
Roma,
1961. Guglielmo Bertone, detto “dentone”, coltissimo partecipante al concorso per il lettore del
giornale televisivo della RAI, si scontra con l’ostilità della commissione preposta
alla selezione dei candidati che tenta di respingerlo con ogni sorta di mezzo
(si passa dalle prove di scioglilingua – della durata di mezz’ora – fino ai più
sottili cavilli burocratici). Unico a
non essere raccomandato, riuscirà, dopo molte peripezie, a vincere il concorso.
Il regista, Luigi Filippo D’Amico, racconta con l’ironia sottile dello
sberleffo la storia di un complesso “mancato” dove il protagonista (Alberto
Sordi) è l’unico a non avvertire il disagio che il suo difetto fisico arreca
agli altri (specialmente a chi è chiamato a valutarne l’assunzione in un
ambito, come quello televisivo, fortemente condizionato dall’esteriorità). Il
registro, volutamente caricaturale , è funzionale al messaggio: nell’episodio
il merito e l’interiorità del singolo prevalgono – almeno per una volta –
sull’esteriorità intrigante, ma spesso vuota di contenuti – del piccolo schermo
e del “mondo” di celebrità che lo popola. L’opposizione tra il sorriso del
protagonista (orrendo, ma disarmante e sincero) e quelli falsi dei membri della
commissione non può essere, da questo punto di vista, più stridente. Film
attualissimo, divertente e godibile. Lo consigliamo caldamente.
Davide
Spampinato
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