Distinzione,
“sintomi” e rischi dell’appartenenza a una setta.
Col
termine “Satanismo” si fa oggi riferimento a correnti religiose anche molto
diverse tra loro, non tutte legate all’adorazione del principe dei demoni.
Distinguiamo, in primo luogo, il Satanismo
occultista (i cui adepti accettano la visione cosmogonica descritta dalla
Bibbia, schierandosi però “dall’altra parte”, adversus Deum) dal Satanismo
razionalista o “moderno” (in cui Satana è assunto a figura simbolica,
oppositiva nei confronti della morale comune, dei vincoli sociali precostituiti
e della Chiesa). Un’ulteriore divergenza è offerta dal Luciferismo, di derivazione gnostica, dove il Diavolo è recepito
all’interno di cosmogonie che lo presentano come un aspetto necessario –e
quindi adorabile – del sacro. Svincolato da istanze spiritualistiche è infine
il cosiddetto Satanismo acido,
veicolato da musica che inneggia – più o meno esplicitamente – al Satanismo, i
cui riti offrono, in realtà, un mero pretesto a orge e abusi sessuali, spesso
preceduti dall’utilizzo di sostanze stupefacenti.
A
favorire la diffusione di simili sette è innanzitutto l’eclissamento di una
gerarchia di valori che priva il singolo del senso di appartenenza alla
comunità in cui vive, distogliendo la sua socialità verso gruppi pronti a
offrirgli un modello di riferimento alternativo e, conseguentemente, un nuovo
senso di appartenenza sociale. Del resto, la perdita di attenzione per la
spiritualità dell’uomo imposta dalla cultura consumistica è colmata dalla setta
che offre ai suoi accoliti una verità escatologica segreta ed esclusiva che è
insieme spazio alternativo di salvezza e riappropriazione di senso e di
finalità per l’individuo.
A
ben vedere, le sette si propongono un rinnovamento delle relazioni sociali e individuali.
Non sono rari, tuttavia, esperienze di deterioramento psicologico
(allucinazioni, ansia, paranoia, ecc.) e fisico, di perdita di volontà
individuale e di incapacità d’instaurare relazioni al di fuori della setta. Questi
fattori, uniti a radicali e improvvisi cambiamenti nel comportamento di una
persona, devono segnare un campanello d’allarme e offrire una valida spia per
le famiglie che si vedono così private dei propri affetti più cari.
Davide
Spampinato
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