giovedì 30 maggio 2013

Le Bellechasse




Il quartiere di St-Germain-des-Prés non va visitato, va vissuto nei ritmi lenti di un caffè all’aperto, nel fruscio delle pagine di un libro dai profili dorati dai raggi del sole primaverile di Parigi. Meta prediletta di intellettuali ed artisti come Sartre, Aron, Picasso e Hemigway, questo quartiere racconta la duplice anima di Parigi, elegante e raffinata, ma allo stesso tempo stravagante e Bohèmienne. a pochi passi dal Museo d’Orsai e la Senna, si trova l'hotel Le Bellechasse, un delizioso albergo pieno di personalità, essendo allo stesso tempo impressionante e intimo, “vestito” nel 2007 dallo stilista Christian Lacroix che lo ha trasformato in qualcosa di molto più ricercato di un qualsiasi altro Boutique Hotel. L’edificio che ospita l’hotel riprende la classica struttura dei palazzi francesi, e si presenta quasi anonimo nel mono colore tenue ed elegante, in estrema contraddizione con la grande personalità espressa dagli ambienti interni. La hall accoglie l'ospite con ambienti ricchi di dettagli e accessori  d'arredo dall’accostamento quasi antitetico, come sedie stile Napoleone III, immagini della Commedia dell’Arte insieme a tocchi di marcata modernità, in grado di riprodurre una sorta di doppia carezza, visuale e tattile, una miscela “tra vecchio e nuovo”, a cui si aggiunge uno sguardo al futuro.
Le trentaquattro stanze, allestite sulla base di sette stili decorativi differenti, sono stati scelti personalmente dallo stilista e declinati come se fossero sette distinti universi, o per usare le parole esatte di Lacroix “sette universi multipli”, che si miscelano e si fondono permettendo all’ospite di ritrovarsi in dimensioni nuove e insperate, a volte addirittura sfocate. Le stanze, distribuite sui diversi piani, non sono grandi, ma ognuna è disegnata su misura.
L’ispirazione barocca del designer di moda si mischia con l’influenza del distretto dove è situato l’albergo, decisamente storico ma allo stesso tempo moderno e vibrante. È per questo motivo che si intuisce in modo chiaro la volontà di utilizzare l’allestimento dell’hotel per esprimere il suo concetto di Atmosfera Parigina: l’equilibrio tra forza ed eleganza, passato e presente, grande borghesia e Dolce Vita. Un luogo, come d’altronde lo è la città di Parigi, che invita l’ospite a viaggiare sensualmente, grazie a un concetto intimista, unico, molto lontano dai terreni battuti dalle grandi catene alberghiere, e in modo coerente con il concetto per il quale la parola francese “mode” non ha solo il significato più stretto del termine “moda” ma soprattutto quello di “stile di vita”.


Elisa Toscano
 

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